Una delle maggiori cause dei sinistri nel settore trasporti è il cattivo stivaggio della merce all’interno dei container.
Si stima che almeno il 20% di tutti i danni derivino dal cattivo stivaggio; un momento collocabile prima dell'inizio del trasporto vero e proprio.
Conoscere e prevenire i problemi di stivaggio dei container è quindi fondamentale anche perché, se accertati, tali "sviste" possono determinare:
- mancati risarcimenti assicurativi per i danni occorsi alle merci,
- richieste di risarcimento da parte delle compagnie marittime per i danni ai container,
- pericoli per le persone (magazzinieri, autisti, portuali e marittimi) ed alle cose (mezzi di trasporto, corpi marittimi, installazioni portuali) con ovvie implicazioni in tema di responsabilità civile e penale.
Anche se sono disponibili numerosi e validi testi e opuscoli che indicano i principi per effettuare una corretta caricazione ed il relativo stivaggio, sovente si riscontra un eccesso di fiducia nel concetto “abbiamo sempre fatto così!”; l’esperienza è fondamentale ma deve trattarsi di una prassi corretta.
Considerando che un container viene “caricato” molti giorni prima dell’imbarco e spesso a centinaia di km dal terminal d‘imbarco sono numerosi i soggetti coinvolti nel trasporto, tutti potenialmente esposti ai rischi di un'incorretta caricazione.
Una prima considerazione da fare è che un container ISO ha dei punti "strutturalmente forti" (longheroni, blocchi d’angolo) ed altri "deboli" (pareti grecate, tetto).
Le forze che agiscono sul carico si concentrano per mezzo del lashing e del rizzaggio interno sulla struttura è importante che i punti di ancoraggio o iappoggio dei materiali di fardaggio sianoin coripondenza dei punti ove la struttura del box è più resistente.
Un ulteriore problema nella caricazione dei container è che, a differenza dei carichi break-bulk, nessuno controlla come sono caricati, salvo il caso in cui si verifichino sinistri.
Il Primo ufficiale di coperta (il chief mate) ossia il responabile delle operazioni di carico non ha modo di verificare il contenuto di un singolo container; occorre rilevare inoltre che anche se un container fosse ispezionato prima dell'imbarco non si potrebbe comunque fare nulla se non respingerlo.
Sarebbe infatti "impossibile" per questioni di tempo e praticità svuotarlo e stivarlo di nuovo in tempo utile per l'imbarco..
Per questo ed altri motivi il personale impegnato nella caricazione dei container dovrebbe essere ben preparato al fine di approntare "spedizioni sicure".
Un’errata caricazione di un solo container può infatti provocare, durante la navigazione, seri danni sia ad altri container sia alla nave.
Un'altra erronea credenza è che il peso del carico sia sufficiente ad impedire ad un collo di spostarsi durante il trasporto. In navigazione possono realizzarsi forze che agiscono sul carico pari a 2g ossia il doppio del peso statico (massa) della merce.
Un altro necessario accorgimento è quello di non lasciare alcuno spazio vuoto all'interno del container; si tratta in fin dei conti di una stiva di nave in miniatura; solo la complessità della sua corretta caricazione rimane la stessa!
Altra considerazione: scegliete il container che fa per voi, a seconda del carico che dovete spedire. Sicuramente per certi carichi pesanti (casse, macchinari, fuori sagoma) è decisamente meglio optare per i flat rack o i platform.
Preparazione, organizzazione e non ultimo il parere di un esperto in tema di stivaggio vi permetteranno di ottimizzare le vostre spedizioni e vi eviteranno un "mare di guai"!
Take care: Cargo care!
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