Il Frigo Viaggiante: il Container Reefer!

Il segmento dei "reefer" è sicuramente uno di quelli maggiormente strategici per i business delle compagnie di navigazione nel settore container.

Considerando poi che al momento non vi è in previsione la costruzione di alcuna nave frigo di tipo tradizionale, nei prossimi anni, la quota di merci destinate a viaggiare in container è destinata a crescere ulteriormente.

Allo stesso tempo le peculiarità tecniche dei container frigoriferi sono davvero affascinanti non solo per gli addetti ai lavori.



La maggior parte dei container refeer sono di tipo “integrato” ossia con l’impianto d refrigerazione posizionato all’interno del container stesso; necessitano in pratica solo di energia elettrica ma dal punto di vista della “produzione” del freddo sono autosufficienti.

Premettiamo che i container reefer sono costruiti per mantenere la temperatura richiesta e necessaria alla perfetta conservazione della merce.

Non sono però in grado di “raffreddare” il carico stivato all’interno; la preparazione della merce per la spedizione tra cui il pre-raffreddamento, il cosi detto pre-cooling, è quindi di fondamentale impotanza.

Non mancano, infatti, casi in cui della merce “calda” ha comportato un super lavoro per il refeer con conseguenti danni allo stesso impianto di raffreddamento.

Oltre al mantenimento della temperatura i moderni reefer sono anche in grado di agire sulla composizione dell’atmosfera interna e sull’umidità come richiesto per prodotti refrigerati quali ad esempio l’avocado o gli asparagi.

L’utilizzo di container ad atmosfera controllata permette così di raggiungere condizioni di conservazione ottimale evitando la disidratazione ed aumentano la shelf life del prodotto.

Le tipologie di merci che vengono trasportate con questo tipo di unità sono costituite da: banane (20%), frutta, agrumi e verdure (31%), carni e pollame (24%), prodotti ittici (19%), altri prodotti (6%) - Fonte: Drewry 2008.

Da un punto di vista tecnico possiamo distinguere semplicemente due tipologie di prodotti:

Prodotti refrigerati: generano calore e “respirano” per questo motivo l’aria deve circolare anche attraverso il carico e non solo sulle superfici esterne. Dall’interno del container devono essere espulsi vapore acqueo, diossido di carbonio ed etilene.
Il tipo di imballaggio più utilizzato è il cartone che per i prodotti ortofrutticoli sono dotati di fori situati nella parte inferiore e superiore necessari al passaggio dell’aria attraverso la merce.
Se i pallet vengono avvolti con del film plastico la parte superiore del pallet non deve essere coperta

I materiali d’imballaggio devono avere le seguenti caratteristiche:
- robustezza per le numerose sollecitazioni durante le operazioni di movimentazione, carico e scarico ecc.
- capacità di sopportare il peso della merce sovrastante e le sollecitazioni che si verificano durante il trasporto,
- elevata umidità che si realizza nelle fasi di pre-cooling e giacenza a magazzino.

Frozen Surimi Imitation Crab flakeProdotti surgelati: in teoria lo stivaggio non presenta grossi problemi; non deve essere lasciato alcuno spazio tra i cartoni o i pallet. Non bisogna addossare i cartoni alle pareti soprattutto se le pareti interne del container sono lisce.
L’aria deve poter circolare solo intorno al carico in quanto non vi è alcun calore da rimuovere. L’unica fonte di calore sarà quindi l’irradiazione solare o comunque extra refeer. 


Azionamento del reefer: In linea di principio un container refeer non deve essere sottoposto a pre cooling.
In caso contrario una volta aperte le porte di un refeer l’aria calda entrerebbe all’interno del container provocando condensa sulle pareti fredde con conseguenti danni al carico.
Per lo stesso motivo un refeer non dovrebbe essere in funzione durante le fasi di caricazione

Vediamo allora alcuni consigli per il corretto utilizzo dei reefer e per il miglior approntamento delle ns. spedizioni:
- richiedere al mittente/caricatore dettagliate istruzioni circa la temperatura da impostare sul set point ecc.,
- richiedere l’indicazione dei livelli dei gas (composizione dell’aria) che dovrà mantenere il container,
- richiedere l’indicazione dei livelli di umidità richiesti (soprattutto per prodotti dell’industria fotografica ecc.)
- al momento della consegna del container verificare le condizioni interne prestando molta attenzione alle condizioni del pavimento e delle pareti che devono essere perfettamente pulite e prive di odori (le compagnie di navigazione prevedono una pre-trip inspection delle unità prima della consegna per il carico),
- stivare la merce in modo che sia assicurata la corretta circolazione dell’aria a seconda della tipologia del carico (ricordiamoci che l'aria fredda nei reefer proviene dal pavimento),

- controllare il materiale d’imballaggio utilizzato: cartoni con aperture per la circolazione dell’aria per i refrigerati, cartoni chiusi per i surgelati,
- curare la distribuzione della merce su tutta la superficie del pavimento (T Floor) ma non a contatto / ridosso delle porte, se il container non fosse completo utilizzate del materiale di fardaggio (fogli di cartone) per coprire tutta la superficie del pavimento,
- non stivare/scaricare le merci oltre la linea indicata sulle pareti del refeer (Red Line),
- non addossare cartoni alle pareti del container se queste fossero del tutto lisce (potrebbero bloccare il flusso dell’aria),

- controllare che gli angoli delle scatole di cartone siano ben disposti sui pallet,
- predisponete la corretta sistemazione/bloccaggio del carico,
- nel caso di merce refrigerata verificate che la ventola dell’aria sia aperta e che sia chiusa nel caso di merce surgelata,
- verificare la corrispondenza tra la durata del viaggio (transit time) e vita commerciale (shelf life) della merce,
- controllare la documentazione richiesta ed eventuali autorizzazioni sanitarie, doganali ecc.

Nota: la registrazione della temperatura all’interno del container riguarda la temperatura dell’aria di andata e di ritorno; non è una temperatura della merce!
Per registrare la temperatura del carico bisogna utilizzare dei data logger da inserire direttamente a contatto con i prodotti e che si possono posizionare sull’ultimo pallet verso le porte sul lato destro ad altezza uomo.

Take care: Cargo care!


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