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Cargo Claims: breve guida ad uso degli Ufficiali addetti al carico, Comandanti, Allievi e Studenti dell'Istituto Nautico (Parte 3 di 6)


Carichi secchi alla rinfusa:

In linea generale molte delle considerazioni svolte per la prevenzione e la gestione dei reclami dei carichi alla rinfusa liquidi possono applicarsi anche ai carichi secchi.

E' opportuno comunque vedere quelle particolari attenzioni che è necessario prendere per tale tipologia di prodotti, un vasto segmento merceologico in cui moltissimi reclami sono tali solo sulla carta in quanto dovuti ad errori di calcolo e/o misurazione delle quantità al momento del carico e/o dello scarico.

Prevenzione dei reclami
per tutelarsi contro eventuali richieste dovute a differenze quantitative sarà opportuno:

- verificare le condizioni delle stive prima d'iniziare qualunque operazione di caricazione,

- effettuare un draft survey (tramite la lettura dei pescaggi e le successive correzioni) prima e dopo le operazioni di carico,

- prendere nota delle modalità di calcolo della quantità di merce adottata a terra,

- il peso indicato in polizza è quello fornito dai caricatori in tal caso è necessario riportare una formula per mettere in polizza che non si garantisce il peso: "dicesi pesare" "said to weight" ossia: "S.T.W.",

- se esistono differenze notevoli tra il peso dichiarato e quello riscontrato a seguito del draft survey riportate (se possibile) entrambi i valori in polizza oppure farsi rilasciare una Letter of Indemnity adeguata,
- se si viene a creare una controversia contattare subito il corrispondente del P&I Club,

- all'arrivo presso il porto di discarica procedere ad un nuovo accurato draft survey,

- in caso di carico da porto a porto si possono applicare dei sigilli ai boccaporti delle stive tale operazione da svolgersi in contraddittorio con il perito dei caricatori andrà documentata a mezzo foto; una volta a destino andrà fatto riscontrare che i sigilli sono ancora integri,

- terminate le operazioni di scaricazione procedete ad ispezionare le stive con i rappresentanti del terminal, degli interessati al carico; fatevi sottoscrivere un verbale di "stive libere" dalle controparti,

- se per qualsiaisi motivo parte del carico non potesse essere scaricata andrà fatto intervenire un perito indipendente per la misurazione delle quantità rimaste a bordo.
Gestione dei claims:
in caso di asseriti ammanchi la seguente documentazione dovrà essere raccolta:

- Bill of Lading (polizza di carico),
- contratto di noleggio,
- fattura commerciale della merce (o documentazione equipollente),
- calcolo del danno e relativo reclamo,
- atto di quietanza e surroga (se il reclamo è presentato come rivalsa da parte degli assicuratori del carico).

Ovviamente vale la consueta indicazione di notificare eventuali sinistri, anche a titolo puramente precauzionale, al proprio P&I Club.

Take Care: Cargo Care! 



Vantaggi economici ed operativi delle flexitank

Visto l’interesse suscitato dal mio post precedente dedicato alle flexitank ho il piacere di tornare sull’argomento per alcune considerazioni economico operative rispetto alle altre possibili soluzioni per il trasporto di carichi liquidi alla rinfusa: navi cisterna, tank container ISO, cisternette IBC e/o fusti metallici.


Nave cisterna (Tanker)
Sicuramente si tratta del metodo di trasporto complessivamente più economico anche se, prendendo in considerazione una tratta door to door, occorre tener conto egli elevati costi relativi al conferimento del carico al terminal d’imbarco e del successivo inoltro al ricevitore finale.
L’utilizzo di una nave è  possibile e profittevole solo per rilevanti quantitativi e necessità poi di adeguate infrastrutture di terra.
Da non dimenticare eventuali costi peritali necessari a verificare le quantità effettivamente caricate e scaricate, le condizioni delle stive e gli eventuali campionamenti.
Non dimentichiamo infine che durante i differenti passaggi, pompaggi e trasferimenti vari è sempre presente il rischio di contaminazione.



Flexitank
In assoluto è la seconda soluzione più economica ma sicuramente la più vantaggiosa in termini assoluti.
Da un punto di vista del carico utile grazie al loro peso modesto permettono un maggior sfruttamento del payload del container rispetto ai fusti metallici o alle cisternette IBC.
A livello di operatività le flexitank richiedono semplicemente un idoneo sistema di pompaggio per la caricazione e lo scarico.
Eventuali operazioni di campionamento sono possibili sia durante la fase di caricazione sia al momento dello scarico per mezzo di apposite valvole dotate di “rubinetto”.
Il fatto di essere assemblate all’interno di un container ISO da 20’ agganciato al pianale di un normalissimo semirimorchio permettono di arrivare praticamente ovunque.
Non ultimo, utilizzando flexitank nuove non si corre alcun rischio di contaminazione dovuta a residui di carichi precedenti.


Tank Container (ISO)
Si tratta del sistema più caro ad eccezione delle cisternette e dei fusti.
Le cisterne ISO sono molto costose sia in termini di acquisto sia per il noleggio e spesso non sono immediatamente disponibili presso di depositi.
Da non sottovalutare anche il fatto che in caso di sinistro i costi per eventuali riparazioni sono elevatissimi non paragonabili a quelli di un normale container ISO.
Chiaramente devono essere utilizzate solo per prodotti che per le loro caratteristiche richiedono particolari temperature e/o pressioni per il trasporto in sicurezza.
Richiedono inoltre un’accurata e costante manutenzione, nonché un’adeguata pulizia/bonifica che se non perfetta può comportare rischi di contaminazione per le merci.


IBC o Fusti metallici
Sono sicuramente la soluzione meno economica; gli imballaggi sono costosi e non si riesce a sfruttare al massimo il volume utile ed il payload del container.
Presentano comunque una grande versatilità operativa anche se necessitano di un forklift per le operazioni di carico/scarico e per la movimentazione dei colli.
Hanno bisogno di spazio per essere immagazzinate in attesa di essere utilizzate.
Il loro smaltimento o la pulizia (ove possibile) comportano costi non trascurabili.


In conclusione la flexitank è lo strumento più economico e versatile rispetto alle altre modalità di trasporto sopra menzionate.

Il continuo sviluppo e perfezionamento dei materiali impiegati per la loro costruzione garantiscono inoltre  elevati standard di qualità e sicurezza.