Cargo Claims: breve guida ad uso degli Ufficiali addetti al carico, Comandanti, Allievi e Studenti dell'Istituto Nautico (Parte 1 di 6)


I danni al carico, alle merci, costituiscono circa il 40% di tutti i sinistri che possono riguardare l'esercizio commerciale di una nave mercantile, rientrano nella copertura offerta dal P&I Club in quanto responsabilità professionale dell’armatore (escludiamo quindi i danni coperti dalle assicurazioni Corpi & Macchine).

Le righe che seguono vogliono fornire una concisa e semplice guida per valutare alcune buone pratiche e norme da tenere in considerazione per prevenire i danni alle merci e/o gestire al meglio eventuali sinistri che si dovessero verificare durante le operazioni di carico / scarico.

In particolare il contributo è dedicato a coloro che a bordo si devono occupare delle merci ed in particolare al Chief Mate ossia il Primo ufficiale di coperta che di regola è addetto appunto alla supervisione delle operazioni di carico e scarico delle merci.

Obblighi del vettore marittimo:
sulla base della normativa internazionale (Conv. Bruxelles 1924 meglio nota come Hague – Visby Rules) gli obblighi del vettore marittimo sono sostanzialmente:
- garantire la seaworthiness della Nave all’inizio del viaggio,
- equipaggiare ed armare la nave in modo appropriato,
- preparare la stiva per ricevere la merce.


Il vettore marittimo deve avere poi cura di effettuare/supervisionare con diligenza le seguenti operazioni:
- caricazione,
- movimentazione,
- stivaggio,
- fardaggio in stiva,
- rizzaggio dei colli,
- scaricazione (con annesse operazioni).

Qualora si dimostri che tali operazioni sono state eseguite correttamente anche se si verificasse un danno il vettore potrebbe comunque essere esonerato sulla base della normativa applicabile o qualora fosse accertata la responsabilità godere comunque della limitazione del debito.

Una prima considerazione da fare riguarda il fatto che la maggior parte dei danni al carico può essere facilmente prevenuta intervenendo sia sulle condizioni della nave sia sulla gestione delle cargo operations.

I danni al carico sono eventi che possono comportare sia un pregiudizio economico sia ritardi e/o costi da movimentazioni extra. Allo stesso tempo non trascurabile è anche l’eventuale danno di immagine.

L’equipaggio deve prestare attenzione a partire dalla fase d’imbarco, caricazione, stivaggio, rizzaggio sia durante la navigazione ed infine al momento della scaricazione.

Andiamo quindi ad esaminare i principali tipi di danno che possono interessare il carico e le cause principali:

Danni da bagnamento:
- boccaporti non stagni
- presenza di acque di sentina sul fondo delle stive,
- pioggia durante le operazioni di carico,
- formazione di condensa,
- penetrazione di acqua di zavorra nelle stive.

Danni fisici al carico:
- fardaggio insufficiente,
- rizzaggio insufficiente,
- errata movimentazione.

Ammanchi / Differenze quantitative:
- aderenza di parte del carico alla superficie delle stive,
- errata determinazione / misurazione della merce imbarcata / scaricata (Draft Survey errato),

 
- perdite / dispersioni durante le operazioni di carico/scarico,
- furti / appropriazioni indebite da parte degli stivatori / lavoratori portuali e/o altri soggetti.

Contaminazioni (derivanti da):
- carichi precedenti,
- acqua utilizzata per le operazioni di pulizia,
- ruggine sulla superficie delle stive,
- contatto con acqua salata,
- “contro contaminazione” da altri carichi a causa della rottura delle paratie di segregazione con altre stive,
- errori nell’utilizzo di valvole per movimentare / spostare da una tank all’altra i carichi liquidi.

Danni da surriscaldamento:
- eccessivo riscaldamento di fuel/diesel/bunker oil,
- mancata ventilazione,
- malfunzionamento di impianti di refrigerazione ecc.

Danni da eccesso di freddo:
- mancato pre-cooling delle stive,
- malfunzionamento impianti di refrigerazione,
- danni a unità reefer (danni all’impianto, errato defrost),
- errata gestione delle istruzioni relative alla temperatura della merce.

Che precauzioni occorre adottare in caso di danno al carico?

Comunicazione al P&I ed intervento del perito:
- contattare il corrispondente del P&I Club,
- fornire le indicazioni necessarie ad individuare la Vs. Nave: nome, posizione (città, porto, terminal ecc.), natura del carico e del danno indicando se possibile il numero di Bill of Lading, ETA e ETD della Nave.

Mitigazione del danno:
- prendere le possibili e ragionevoli misure per mitigare l’estensione del danno occorso; ovviamente senza compromettere in alcun modo la sicurezza dell’equipaggio o del resto del carico.

Documentare il tutto:
- provvedete a raccogliere evidenze fotografiche e documentali dell’accaduto,
- annotate tutte le circostanze / condizioni meteo marine ecc. nel giornale di bordo e nei brogliacci,
- in caso di danni, durante la navigazione, dovuti alle condizioni meteo marine, una volta giunti nel porto di scalo successivo provvedere alla presentazione del “Sea Protest” presso le autorità marittime.

Avvertenze durante le perizie:
Qualora si presenti un danno e sia convocata una perizia in contraddittorio vi saranno numerosi soggetti che avranno necessità di recarsi a bordo.
L’equipaggio ed in particolare il Comandante, il Chief Mate (primo di coperta) e il Gangway Watchmen (guardia allo scalandrone) dovranno relazionarsi con questi soggetti.


E’ quindi opportuno prendere le seguenti precauzioni:
- identificare con cura tutti i soggetti che salgono a bordo richiedendo documenti, biglietti da visita ecc.
- prestare assistenza al perito del P&I Club,
- prima di dare l’assenso all’ispezione della nave/stiva/carico da parte dei periti di controparte (degli assicuratori del carico, del noleggiatore della nave cd. “charterers’ surveyors”, dei periti del terminal ecc.) chiedete il benestare del perito del P&I,
- salvo autorizzazione dell’Armatore non fornite alcun documento relativo alla nave,
- non firmate alcun documento, sottoposto dai periti di controparte, che contenga assunzioni di responsabilità o che indichi le cause del danno occorso,
- nel caso sia necessario firmare un qualsiasi documento apponete la firma indicando chiaramente che si tratta solo di una “presa visione”; riportate quindi la dicitura “Without prejudice / as receipt only”.

Ulteriori considerazioni:
- prestate molta attenzione al momento della caricazione delle merci; i danni potrebbero essere già presenti. Una polizza di carico “pulita” una volta emessa è prova di ricezione delle merci in buone condizioni,
- se un danno venisse riscontrato durante le operazioni di ispezione pre imbarco avvertite l’agente o l’armatore e nel caso rifiutate di prendere a bordo la merce,
- qualora si arrivasse all’accordo di caricare comunque la merce danneggiata provvedete a annotare le dovute riserve sulla ricevuta per l’imbarco e sulla polizza di carico (salvo nei casi in cui venga rilasciata una LOI -  Letter of indemnity adeguata),
- in caso di caricazione di merce suscettibile di danni da bagnamento / umidità monitorate le condizioni del tempo ed eventualmente sospendete le operazioni di caricazione e chiudete i boccaporti,
- verificate sempre, con scrupolo, la corrispondenza tra la merce e la documentazione di supporto a Vs. mani,
- in caso di trasporto di prodotti siderurgici (Steel Products): valutate con estrema attenzione l’eventuale presenza di eventuali fenomeni ossidativi in atto (ruggine)  prima dell’imbarco ed effettuate un report fotografico ad uso interno anche qualora intervenga un perito per conto degli interessati al carico.
In caso di prodotti finiti è preferibile richiedere allo stesso P&I di predisporre una perizia pre-imbarco.

Nel corso del viaggio:
Le operazioni di custodia e protezione del carico variano a seconda della tipologia di merce trasportata.
In generale possiamo confermare l’importanza di disporre di precise e dettagliate istruzioni in merito da parte dello shipper e del charterer.

Durante la scaricazione:
- prestate attenzione alle previsioni del tempo per evitare di scaricare la merce con la pioggia,
- controllate che le operazioni di scaricazione a cura delle maestranze portuali si svolgano regolarmente,
- in caso di danno al carico ad opera dei portuali provvedete a responsabilizzare il terminal mediante apposita Letter of Protest, annotate tutte le circostanze nei giornali di bordo e nei brogliacci e notificate l’accaduto al corrispondente del P&I richiedendo l’intervento di un perito.

Documentazione da presentare in caso di danno:
In caso di danno al carico il Comandante sarà tenuto a predisporre la seguente documentazione:
- dichiarazione sull’accaduto,
- check list e procedure tratte dal cargo securing manual della Nave.

Danni derivanti da cattive condizioni meteo marine:
- Sea protest presentato alle autorità marittime,
- Giornale di navigazione in cui sono indicate la condotta di navigazione adottata per evitare il maltempo.
Nota: le annotazioni del Giornale di navigazione relative alla condotta della nave fanno sempre prova contro l'Armatore (Vedi Cod. Navigazione Art. 178).

Ammanchi parziali del carico:
- Lettera di protesta Vs. lo Shipper,
- Giornale di carico,
- Letture dei pescaggi e relativi draft survey,
- Verbali di misurazione (Tally - Ullage report),

Contaminazione:
- verbale ispezione delle stive / cisterne pre-imbarco,
- piano di carico,
- indicazioni circa le operazioni di pulizia delle stive.

Danni da surriscaldamento:
- relazione del Chief engineer sul riscaldamento del fuel oil ecc.,
- piani di carico / stivaggio.

Danni da eccesso di freddo:
- report sulle condizioni della merce prima dell’imbarco,
- registrazioni delle temperature durante la navigazione,
- registrazioni delle condizioni di ventilazione durante il viaggio.

Per pronto riferimento a breve inserirò su Slideshare due semplici modelli di lettera di protesta da presentare in caso di:
- danno al carico causato dagli stivatori,
- reclamo per merce non presentata all’imbarco (short loading).
Nei prossimi post vedremo in particolare la prevenzione e la trattazione di Claims riguardanti:
- carici liquidi alla rinfusa,
- carichi secchi alla rinfusa,
- general & project cargo,
- merci refrigerate,
- merce containerizzata.


Take care: Cargo care!




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