Conosci davvero chi trasporta la tua merce?

Il settore dei trasporti è caratterizzato da un elevato turnover del personale; le aziende sono costrette, a volte, a dover sostituire un autista nel giro di pochi giorni o addirittura ore.

In queste situazioni può quindi capitare che i vettori decidano di assumere un driver senza verificarne effettivamente l'affidabilità ma basandosi, magari, solo su delle banali referenze di amici e/o colleghi.

Nonostante si tratti dell'eccezione, un autista disonesto può provocare seri danni non solo economici ma anche d'immagine alla Vs. azienda.

Sicuramente vi sono delle "filiere" più esposte di altre come ad esempio quella del trasporto container.

Come già rilevato in altri post l'aspetto "subdolo" del container è quello per cui, in presenza di un sigillo integro, l'eventuale ammanco di merce verrà riscontrato solo al momento della consegna e dell'apertura delle porte.

Ad esempio, in un caso di un furto di merce di cui mi sono occupato erano coinvolte numerose spedizioni di materiali per edilizia di notevole valore (mattonelle pregiate) che dovevavano essere spedite ad un compratore in Russia.


Nel dettaglio si trattava di circa una dozzina di unità che nell'arco di tre settimane erano state approntate ed inoltrate al terminal d'imbarco utilizzando un unico vettore stradale che godeva della fiducia dello spedizioniere.

Solamente dopo qualche settimana l'ammanco di parte della merce, generalmente due o quattro pallet, veniva denunciato dal ricevitore a destino.

Un accurato esame delle porte del contenitore permetteva di rilevare tracce di manomissione delle maniglie sul battente destro.

Con questo tipo di manomissione è infatti possibile apire le porte senza danneggiare il sigillo.

Ovviamente il furto poteva essere teoricamente avvenuto sia durante la fase preimbarco sia prima della consegna al ricevitore russo.

Solo aseguito dell'attività investigativa delle forze dell'ordine italiane, prontamente coinvolte, si accertava che ogni spedizione, una volta consegnata al trasportatore, subiva una deviazione presso un magazzino di un complice ove si procedeva all'apertura del container e allo scarico di due o quattro pallet di mattonelle.

Una vola asportata la merce si procedeva a richiudere il container che veniva poi consegnato al terminal d'imbarco perfettamente sigillato.

Solamente attraverso un'attenta verifica dei dati dei cronotachigrafi digitali dei mezzi impiegati si poteva verificare il tempo utilizzato per percorrere le diverse distanze ed appurare che vi era in ogni viaggio un gap di alcune ore non giustificato da alcuna ragione plausibile.

Nel caso sicuramente la prima "vittima" era l'azienda che aveva assunto gli autisti disonesti (nel caso due) e che era stata ovviamente chiamamta a rispondere degli ammanchi.

Appare quindi opportuno prestare la massima attenzione al processo di selezione ed assunzione degli autisti al fine di non incappare in certi personaggi che rovinano ingiustamente la reputazione dell'intera categoria.

Il semplice possesso della carta di qualificazione del conducente non è infatti garanzia della moralità dell'autista a cui magari si stanno per affidare merci di ingente valore.

Non è infrequente che un autista appena assunto si ritrovi dopo pochi giorni a trasportare carichi di valore (elettrodomestici, prodotti siderurgici, ecc.) con un mezzo magari privo di sistemi di sorveglianza satellitare.

Risulta quindi fondamentale investire parte del proprio tempo nella selezione del personale prestando attenzione non solo alle capacità tecniche/pratiche ma anche all'affidiabilità degli autisti e soprattutto del personale di backoffice che viene a conoscenza delle caratteristiche della spedizione. 

Le seguenti raccomandazioni, da adottarsi nella gestione di spedizioni di valore, possono comunque essere di aiuto:
- dotare i mezzi di impianti di localizzazione satellitare,
- pianificare con estrema attenzione i trasporti sia per quanto riguarda i percorsi sia per il tempo effettivamente impiegato,
- applicare il sigillo al momento della chiusura delle porte e documentare il tutto con un paio di foto da inviare al proprio corrispondente a destino, 
- evitare di utilizzare i mezzi come "magazzini su gomma" durante il fine settimana,
- richiedere che il container venga pesato prima dell'imbarco o della consegna al vettore al terminal di sbarco,
- utilizzate se possibile sempre gli stessi padroncini e/o subvettori cercando di instaurare un rapporto di fiducia con essi.

Take care: Cargo care!

Nessun commento:

Posta un commento