Cargo Claims: breve guida ad uso degli Ufficiali addetti al carico, Comandanti, Allievi e Studenti dell'Istituto Nautico (Parte 3 di 6)


Carichi secchi alla rinfusa:

In linea generale molte delle considerazioni svolte per la prevenzione e la gestione dei reclami dei carichi alla rinfusa liquidi possono applicarsi anche ai carichi secchi.

E' opportuno comunque vedere quelle particolari attenzioni che è necessario prendere per tale tipologia di prodotti, un vasto segmento merceologico in cui moltissimi reclami sono tali solo sulla carta in quanto dovuti ad errori di calcolo e/o misurazione delle quantità al momento del carico e/o dello scarico.

Prevenzione dei reclami
per tutelarsi contro eventuali richieste dovute a differenze quantitative sarà opportuno:

- verificare le condizioni delle stive prima d'iniziare qualunque operazione di caricazione,

- effettuare un draft survey (tramite la lettura dei pescaggi e le successive correzioni) prima e dopo le operazioni di carico,

- prendere nota delle modalità di calcolo della quantità di merce adottata a terra,

- il peso indicato in polizza è quello fornito dai caricatori in tal caso è necessario riportare una formula per mettere in polizza che non si garantisce il peso: "dicesi pesare" "said to weight" ossia: "S.T.W.",

- se esistono differenze notevoli tra il peso dichiarato e quello riscontrato a seguito del draft survey riportate (se possibile) entrambi i valori in polizza oppure farsi rilasciare una Letter of Indemnity adeguata,
- se si viene a creare una controversia contattare subito il corrispondente del P&I Club,

- all'arrivo presso il porto di discarica procedere ad un nuovo accurato draft survey,

- in caso di carico da porto a porto si possono applicare dei sigilli ai boccaporti delle stive tale operazione da svolgersi in contraddittorio con il perito dei caricatori andrà documentata a mezzo foto; una volta a destino andrà fatto riscontrare che i sigilli sono ancora integri,

- terminate le operazioni di scaricazione procedete ad ispezionare le stive con i rappresentanti del terminal, degli interessati al carico; fatevi sottoscrivere un verbale di "stive libere" dalle controparti,

- se per qualsiaisi motivo parte del carico non potesse essere scaricata andrà fatto intervenire un perito indipendente per la misurazione delle quantità rimaste a bordo.
Gestione dei claims:
in caso di asseriti ammanchi la seguente documentazione dovrà essere raccolta:

- Bill of Lading (polizza di carico),
- contratto di noleggio,
- fattura commerciale della merce (o documentazione equipollente),
- calcolo del danno e relativo reclamo,
- atto di quietanza e surroga (se il reclamo è presentato come rivalsa da parte degli assicuratori del carico).

Ovviamente vale la consueta indicazione di notificare eventuali sinistri, anche a titolo puramente precauzionale, al proprio P&I Club.

Take Care: Cargo Care! 



Cargo Claims: breve guida ad uso degli Ufficiali addetti al carico, Comandanti, Allievi e Studenti dell'Istituto Nautico (Parte 2 di 6)

Carichi liquidi alla rinfusa: prevenzione e gestione dei claims

In questo secondo post dedicato alla prevenzione e alla trattazione dei Cargo Claims, dal punto di vista del personale navigante o comunque della Compagnia di Navigazione, andiamo ad esaminare le problematiche dei carichi liquidi alla rinfusa.

Principalmente quando trasportiamo carichi liquidi di qualsiasi natura vi sono due possibili tipologie di sinistro:
- contaminazione
- ammanco

Le seguenti raccomandazioni potranno essere di aiuto per tutti i marittimi imbarcati su navi cisterna e per gli Ship Managers a terra:

- verificare SEMPRE la compatibilità tra le cisterne della nave e il prodotto da imbarcare; i materiali di rivestimento delle tanks non sono tuti uguali (acciaio inox, resine ecc.),

- accertarsi che nel viaggio precedente non sia stato trasportato un prodotto incompatibile con quello che deve essere caricato; vi sono norme piuttosto severe soprattutto nel campo degli oli e dei grassi naturali (come ad es. quelle elaborate dalla FOSFA o dalla NIOP),

- per risolvere tanti problemi una soluzione è quella di invitare i noleggiatori o i caricatori ad effettuare una verifica delle cisterne prima delle operazioni d'imbarco,

- prima della caricazione effettuate e documentate una scrupolosa ispezione delle stive (cisterne) per avere la certezza che siano vuote, prive di residui e pulite,

- pianificate per tempo un programma delle operazioni di carico/scarico sia con gli interessati al carico sia con il terminal,

- controllare e chiudere le valvole di presa a mare congiuntamente ad un responsabile del terminal,

- all'inizio della caricazione prendete nota dell'azionamento delle pompe, della pressione e di ogni altra dato relativo a tali dispositivi,

- misurare i vuoti e le temperature delle cisterne congiuntamente con il responsabile del terminal ed i rappresentanti degli interessati al carico,

- verificate il quantitativo imbarcato mediante la misurazione dei vuoti e tenendo conto della temperatura delle tanks; controllate il risultato ottenuto con i dati ottenuti dal terminal. In caso di discrepanze superiori a quelle ammissibili il comandante dovrà emettere una Letter of Protest per la mancata caricazione,

- effettuate (in contraddittorio con il responsabile del terminal e il rappresentante degli interessati al carico) i campionamenti richiesti secondo le modalità previste o concordate nel caso specifico; in generale possiamo ipotizzare un campione per il fondo, il centro e il cielo di ogni cisterna. I campioni andranno poi sigillati ed etichettati e conservati per eventuali successive analisi,

- al termine delle operazioni di caricazione occorre verificare la presenza di acqua libera; in caso affermativo sarà necessario procedere all'emissione di una Letter of Protest nei confronti del terminal. Per precauzione tale operazione deve essere ripetuta il giorno successivo quando generalmente l'acqua libera sulla superficie del prodotto è scomparsa,

- al termine della caricazione e prima della discarica effettuate un campionamento del bunker al fine di prevenire eventuali reclami per ammanco del carico e/o sospetto uso del carico come combustibile,

- durante la navigazione prendete nota della misurazione dei vuoti delle cisterne, di eventuali spostamenti di carico, della pressione dei gas inerti ed in particolare di eventuali cali della stessa,

-  una volta effettuata la scaricazione all'arrivo procedete alla verifica di tutte le cisterne e delle casse di zavorra che andranno sondate e possibilmente ispezionate con un responsabile del terminal e degli interessati al carico; un verbale di "cisterne asciutte" andrà sottoscritto al termine delle operazioni; successivamente si potrà procedere al distacco delle manichette.


Nonostante l'adozione delle procedure sopra riportate escludere completamente il verificarsi di reclami non è possibile; pertanto occorre essere ben preparati a gestire i claim che dovessero essere presentati (fondati o meno che siano!).

Ammanco:
- qualora venga riscontrato un ammanco anche in assenza di un reclamo formale è opportuno notificare il potenziale claim al proprio P&I Club al fine di raccogliere immediatamente le evidenze per contestare eventuali rivendicazioni,
- la maggior parte dei reclami per asseriti ammanchi è riconducibile ad un'errata determinazione dei carichi imbarcati/scaricati; se a bordo vengono registrate con scrupolo tutte le informazioni relative al carico ed ovviamente qualora durante il viaggio non si siano verificate anomalie risulta piuttosto facile dimostrare che la quantità caricata è identica a quella sbarcata e che di conseguenza se vi sono differenze quantitative vanno ricercate nelle determinazioni avvenute a terra.

La seguente documentazione andrà preparata e raccolta:
- misurazioni dei vuoti delle cisterne,
- letture dei pescaggi all'arrivo e alla partenza,
- polizza di carico e charter party,
- fattura commerciale del carico (o ducumentazione equipollente).

Occorre ricordare che una minima tolleranza è generalemente ammessa (in linea di massima un 0,5% del carico). Qualora la differenza dovesse essere superiore potrebbe essere necessario procedere a:

- ispezione peritale delle cisterne per verificare se durante il viaggio si siano verificate dispersioni del carico,

- verifica dei trasferimenti del carico tra le cisterne della nave sulla base delle annotazioni tenute a bordo,

- tenendo conto che rollio e beccheggio prolungato possono aumentare il tasso di evaporazione del carico nelle tanks si ricorda l'importanza della corretta annotazione delle condizioni meteo marine incontrate durante il viaggio,

- compilare i registri del combustibile in modo inappuntabile per respingere quei reclami in cui si asserisce che parte del carico è stato utilizzato come bunker; ad ogni modo tale pratica non solo è illegale ma anche potenzialmente pericolosa per i motori, la nave e l'equipaggio. 

Un timetable delle Cargo Ops.

Contaminazione:
Possiamo affermare che il miglior sistema per gestire un reclamo per asserita contaminazione è quello di disporre di campioni raccolti a seguito di operazioni di campionamento eseguite a regole d'arte.
Se possibile andrebbero ottenuti anche dei campioni del prodotto prima dell'inizio delle operazioni di caricazione.

Rispetto alla documentazione già indicata per i casi di ammanco può essere necessario disporre della seguente documentazione:
- certificato di pulizia e idoneità delle stive sottoscritto da caricatori e terminal,
- documentazione e registrazione dei carichi precedenti, delle operazioni di pulizia ecc.,
- registrazione di tutte le operazioni relative al carico / scarico / spostamento del carico della nave.


Take care: Cargo care!





Cargo Claims: breve guida ad uso degli Ufficiali addetti al carico, Comandanti, Allievi e Studenti dell'Istituto Nautico (Parte 1 di 6)


I danni al carico, alle merci, costituiscono circa il 40% di tutti i sinistri che possono riguardare l'esercizio commerciale di una nave mercantile, rientrano nella copertura offerta dal P&I Club in quanto responsabilità professionale dell’armatore (escludiamo quindi i danni coperti dalle assicurazioni Corpi & Macchine).

Le righe che seguono vogliono fornire una concisa e semplice guida per valutare alcune buone pratiche e norme da tenere in considerazione per prevenire i danni alle merci e/o gestire al meglio eventuali sinistri che si dovessero verificare durante le operazioni di carico / scarico.

In particolare il contributo è dedicato a coloro che a bordo si devono occupare delle merci ed in particolare al Chief Mate ossia il Primo ufficiale di coperta che di regola è addetto appunto alla supervisione delle operazioni di carico e scarico delle merci.

Obblighi del vettore marittimo:
sulla base della normativa internazionale (Conv. Bruxelles 1924 meglio nota come Hague – Visby Rules) gli obblighi del vettore marittimo sono sostanzialmente:
- garantire la seaworthiness della Nave all’inizio del viaggio,
- equipaggiare ed armare la nave in modo appropriato,
- preparare la stiva per ricevere la merce.


Il vettore marittimo deve avere poi cura di effettuare/supervisionare con diligenza le seguenti operazioni:
- caricazione,
- movimentazione,
- stivaggio,
- fardaggio in stiva,
- rizzaggio dei colli,
- scaricazione (con annesse operazioni).

Qualora si dimostri che tali operazioni sono state eseguite correttamente anche se si verificasse un danno il vettore potrebbe comunque essere esonerato sulla base della normativa applicabile o qualora fosse accertata la responsabilità godere comunque della limitazione del debito.

Una prima considerazione da fare riguarda il fatto che la maggior parte dei danni al carico può essere facilmente prevenuta intervenendo sia sulle condizioni della nave sia sulla gestione delle cargo operations.

I danni al carico sono eventi che possono comportare sia un pregiudizio economico sia ritardi e/o costi da movimentazioni extra. Allo stesso tempo non trascurabile è anche l’eventuale danno di immagine.

L’equipaggio deve prestare attenzione a partire dalla fase d’imbarco, caricazione, stivaggio, rizzaggio sia durante la navigazione ed infine al momento della scaricazione.

Andiamo quindi ad esaminare i principali tipi di danno che possono interessare il carico e le cause principali:

Danni da bagnamento:
- boccaporti non stagni
- presenza di acque di sentina sul fondo delle stive,
- pioggia durante le operazioni di carico,
- formazione di condensa,
- penetrazione di acqua di zavorra nelle stive.

Danni fisici al carico:
- fardaggio insufficiente,
- rizzaggio insufficiente,
- errata movimentazione.

Ammanchi / Differenze quantitative:
- aderenza di parte del carico alla superficie delle stive,
- errata determinazione / misurazione della merce imbarcata / scaricata (Draft Survey errato),

 
- perdite / dispersioni durante le operazioni di carico/scarico,
- furti / appropriazioni indebite da parte degli stivatori / lavoratori portuali e/o altri soggetti.

Contaminazioni (derivanti da):
- carichi precedenti,
- acqua utilizzata per le operazioni di pulizia,
- ruggine sulla superficie delle stive,
- contatto con acqua salata,
- “contro contaminazione” da altri carichi a causa della rottura delle paratie di segregazione con altre stive,
- errori nell’utilizzo di valvole per movimentare / spostare da una tank all’altra i carichi liquidi.

Danni da surriscaldamento:
- eccessivo riscaldamento di fuel/diesel/bunker oil,
- mancata ventilazione,
- malfunzionamento di impianti di refrigerazione ecc.

Danni da eccesso di freddo:
- mancato pre-cooling delle stive,
- malfunzionamento impianti di refrigerazione,
- danni a unità reefer (danni all’impianto, errato defrost),
- errata gestione delle istruzioni relative alla temperatura della merce.

Che precauzioni occorre adottare in caso di danno al carico?

Comunicazione al P&I ed intervento del perito:
- contattare il corrispondente del P&I Club,
- fornire le indicazioni necessarie ad individuare la Vs. Nave: nome, posizione (città, porto, terminal ecc.), natura del carico e del danno indicando se possibile il numero di Bill of Lading, ETA e ETD della Nave.

Mitigazione del danno:
- prendere le possibili e ragionevoli misure per mitigare l’estensione del danno occorso; ovviamente senza compromettere in alcun modo la sicurezza dell’equipaggio o del resto del carico.

Documentare il tutto:
- provvedete a raccogliere evidenze fotografiche e documentali dell’accaduto,
- annotate tutte le circostanze / condizioni meteo marine ecc. nel giornale di bordo e nei brogliacci,
- in caso di danni, durante la navigazione, dovuti alle condizioni meteo marine, una volta giunti nel porto di scalo successivo provvedere alla presentazione del “Sea Protest” presso le autorità marittime.

Avvertenze durante le perizie:
Qualora si presenti un danno e sia convocata una perizia in contraddittorio vi saranno numerosi soggetti che avranno necessità di recarsi a bordo.
L’equipaggio ed in particolare il Comandante, il Chief Mate (primo di coperta) e il Gangway Watchmen (guardia allo scalandrone) dovranno relazionarsi con questi soggetti.


E’ quindi opportuno prendere le seguenti precauzioni:
- identificare con cura tutti i soggetti che salgono a bordo richiedendo documenti, biglietti da visita ecc.
- prestare assistenza al perito del P&I Club,
- prima di dare l’assenso all’ispezione della nave/stiva/carico da parte dei periti di controparte (degli assicuratori del carico, del noleggiatore della nave cd. “charterers’ surveyors”, dei periti del terminal ecc.) chiedete il benestare del perito del P&I,
- salvo autorizzazione dell’Armatore non fornite alcun documento relativo alla nave,
- non firmate alcun documento, sottoposto dai periti di controparte, che contenga assunzioni di responsabilità o che indichi le cause del danno occorso,
- nel caso sia necessario firmare un qualsiasi documento apponete la firma indicando chiaramente che si tratta solo di una “presa visione”; riportate quindi la dicitura “Without prejudice / as receipt only”.

Ulteriori considerazioni:
- prestate molta attenzione al momento della caricazione delle merci; i danni potrebbero essere già presenti. Una polizza di carico “pulita” una volta emessa è prova di ricezione delle merci in buone condizioni,
- se un danno venisse riscontrato durante le operazioni di ispezione pre imbarco avvertite l’agente o l’armatore e nel caso rifiutate di prendere a bordo la merce,
- qualora si arrivasse all’accordo di caricare comunque la merce danneggiata provvedete a annotare le dovute riserve sulla ricevuta per l’imbarco e sulla polizza di carico (salvo nei casi in cui venga rilasciata una LOI -  Letter of indemnity adeguata),
- in caso di caricazione di merce suscettibile di danni da bagnamento / umidità monitorate le condizioni del tempo ed eventualmente sospendete le operazioni di caricazione e chiudete i boccaporti,
- verificate sempre, con scrupolo, la corrispondenza tra la merce e la documentazione di supporto a Vs. mani,
- in caso di trasporto di prodotti siderurgici (Steel Products): valutate con estrema attenzione l’eventuale presenza di eventuali fenomeni ossidativi in atto (ruggine)  prima dell’imbarco ed effettuate un report fotografico ad uso interno anche qualora intervenga un perito per conto degli interessati al carico.
In caso di prodotti finiti è preferibile richiedere allo stesso P&I di predisporre una perizia pre-imbarco.

Nel corso del viaggio:
Le operazioni di custodia e protezione del carico variano a seconda della tipologia di merce trasportata.
In generale possiamo confermare l’importanza di disporre di precise e dettagliate istruzioni in merito da parte dello shipper e del charterer.

Durante la scaricazione:
- prestate attenzione alle previsioni del tempo per evitare di scaricare la merce con la pioggia,
- controllate che le operazioni di scaricazione a cura delle maestranze portuali si svolgano regolarmente,
- in caso di danno al carico ad opera dei portuali provvedete a responsabilizzare il terminal mediante apposita Letter of Protest, annotate tutte le circostanze nei giornali di bordo e nei brogliacci e notificate l’accaduto al corrispondente del P&I richiedendo l’intervento di un perito.

Documentazione da presentare in caso di danno:
In caso di danno al carico il Comandante sarà tenuto a predisporre la seguente documentazione:
- dichiarazione sull’accaduto,
- check list e procedure tratte dal cargo securing manual della Nave.

Danni derivanti da cattive condizioni meteo marine:
- Sea protest presentato alle autorità marittime,
- Giornale di navigazione in cui sono indicate la condotta di navigazione adottata per evitare il maltempo.
Nota: le annotazioni del Giornale di navigazione relative alla condotta della nave fanno sempre prova contro l'Armatore (Vedi Cod. Navigazione Art. 178).

Ammanchi parziali del carico:
- Lettera di protesta Vs. lo Shipper,
- Giornale di carico,
- Letture dei pescaggi e relativi draft survey,
- Verbali di misurazione (Tally - Ullage report),

Contaminazione:
- verbale ispezione delle stive / cisterne pre-imbarco,
- piano di carico,
- indicazioni circa le operazioni di pulizia delle stive.

Danni da surriscaldamento:
- relazione del Chief engineer sul riscaldamento del fuel oil ecc.,
- piani di carico / stivaggio.

Danni da eccesso di freddo:
- report sulle condizioni della merce prima dell’imbarco,
- registrazioni delle temperature durante la navigazione,
- registrazioni delle condizioni di ventilazione durante il viaggio.

Per pronto riferimento a breve inserirò su Slideshare due semplici modelli di lettera di protesta da presentare in caso di:
- danno al carico causato dagli stivatori,
- reclamo per merce non presentata all’imbarco (short loading).
Nei prossimi post vedremo in particolare la prevenzione e la trattazione di Claims riguardanti:
- carici liquidi alla rinfusa,
- carichi secchi alla rinfusa,
- general & project cargo,
- merci refrigerate,
- merce containerizzata.


Take care: Cargo care!




La documentazione da presentare in caso di sinistro

Il sinistro è sicuramente il momento della verità per tutti i soggetti che ruotano intorno ad una copertura assicurativa ed ovviamente ognuna delle parti (assicuratore, assicurato, broker, perito, ecc.) ha aspettative, esigenze e punti di vista diversi.

Ovviamente non tutti i sinistri merci / trasporti sono uguali… anzi!

In considerazione del tipo di danno occorso, della modalità di trasporto e della tipologia di merce coinvolta saranno diversi i documenti da raccogliere per istruire correttamente la “pratica”.


Teoricamente è onere dell’Assicurato rintracciare tutta la documentazione necessaria; nella pratica è spesso il perito fiduciario degli assicuratori a reperire tutto quanto necessario richiedendolo all’Assicurato e/o alle altre parti coinvolte.

Reperire quanto richiesto in tempi rapidi è fondamentale per ottenere (se dovuto) una rapida definizione del sinistro e di conseguenza l’indennizzo del sinistro.

Tale fase della gestione del sinistro comporta notevoli costi sia per l’Assicuratore, sia per l’Assicurato; un perito competente e preparato saprà ottenere e utilizzare la documentazione necessaria senza perdite di tempo.

Vediamo allora quali possono essere i documenti da presentare in caso di danno nel settore delle coperture trasporti.

Nella seguente elencazione ho preferito suddividere la documentazione senza fare la consueta distinzione tra polizze danni (quelle che coprono le merci) e polizze di responsabilità vettoriale (che tengono indenne il vettore) ma distinguendo i documenti sulla base della loro attinenza alle caratteristiche delle differenti ipotesi teoricamente ipotizzabili.

Documentazione relativa alla copertura assicurativa ed alla responsabilizzazione delle parti coinvolte:
- Richiesta di risarcimento al proprio Assicuratore: si tratta di un documento fondamentale in cui l’assicurato deve da subito indicare il quantum della richiesta d’indennizzo,
- Denuncia del sinistro agli Assicuratori o al proprio Broker: nel quale sarà fornita un’esaustiva (si auspica) ricostruzione delle dinamiche degli eventi, del sinistro ecc. ecc.,
- Eventuali mandati ad assicurare per conto,
- Polizza: il capitolato e le condizioni speciali riportano tutti gli elementi necessari alla valutazione del sinistro da un punto di vita assicurativo,
- Certificato assicurativo: nel caso di coperture per conto di chi spetta è opportuno verificare se è indicato un commissario d’avaria da contattare in caso di sinistro,
- Lettera di responsabilizzazione nei confronti del Vettore (o danneggiante),
- Convocazione alla perizia in contradditorio: la perizia deve essere fatta in contraddittorio o almeno deve essere provato che il danneggiante è stato messo a conoscenza dell’effettuazione degli accertamenti,
- Dettaglio e quantificazione valore della merce coinvolta in avaria,
- Nota di credito (a favore degli acquirenti della merce già pagata ma non consegnata per perdita o avaria),
- Nota di addebito: ricevuta da parte dell’Assicurato per i danni cagionati alle merci (nel caso di assicurazioni RCV),
- Cessione diritti: si tratta della cessione dei diritti da parte del soggetto titolare di diritti derivanti dal contratto di trasporto, assicurazione o compravendita,
- Quietanza e Surroga firmata dall’Assicurato: sarà necessaria all’Assicuratore per procedere all’azione di rivalsa (ex art. 1916 Cod. Civ.) e di conseguenza dovrà produrla per reclamare nei confronti del vettore,
- Recupero danno verso sub vettore: dovrà essere indicato o meno se è stato possibile rivalersi contro il vettore.

Documentazione relativa alla merce:
- Fattura di vendita (Commercial Invoice): si tratta del documento più importante per verificare il valore della merce e risulta necessario anche per rilevare il termine di resa della spedizione,
- Fattura di storno: necessaria qualora il reclamante sia il venditore della merce,
- Packing list: viene emesso qualora la fattura non permetta di dettagliare le effettive caratteristiche (quantità, peso ecc.) delle merci indicate,
- Certificati d’origine,
- Certificati fitosanitari,
- Documentazione doganale: principalmente il DAU Documento Amministrativo Unico (volgarmente detto: bolletta doganale),
- Fattura dell’avvenuta vendita al meglio: qualora a seguito di un sinistro si proceda on una vendita di recupero della merce danneggiata (rientra nel computo del danno),
- Scheda tecnica del prodotto
- Scheda di sicurezza del prodotto per le merci pericolose in regime ADR/RID/IMDG Code,

Documentazione relativa al trasporto:
- Mandato di spedizione / Incarico al trasporto e relative istruzioni,
- Polizza di carico (Bill of Lading) o documento equipollente (Sea waybill),
- Documento di trasporto (viene emesso dal mittente e contiene gli elementi identificativi della merce),
- Lettera di vettura (emessa dal vettore – rappresenta il contratto di trasporto),
- Lettera di Vettura Internazionale (CMR)
- Air way Bill,
- Lettera di vettura ferroviaria,
- Bordereau di carico,
- Fattura di nolo: tramontata l’era delle tariffe a forcella rimane comunque il documento di base per valutare i costi del trasporto e la catena degli incarichi vettoriali,
- Dati estratti dal cronotachigrafo digitale (o dischi di registrazione per i vecchi crono tachigrafi analogici),
- Iscrizione albo autotrasportatori / autorizzazione conto terzi,
- Libretto di circolazione dei mezzi di trasporto.

In caso di furto, rapina, smarrimento ecc. ecc.:
- Copia del verbale di denuncia: deve essere presentato non appena possibile presso le forze dell’ordine. La denuncia deve integrare tutti gli elementi utili e conosciuti al denunciante,
- Dettaglio spedizioni coinvolte nel furto (meglio se vidimato dall’autorità che riceve la denuncia),
- Verbale di ritrovamento e restituzione della merce e/o del mezzo: qualora non fosse possibile esaminare fisicamente il mezzo di trasporto nel verbale dovrebbe essere riportati quegli elementi atti a capire se c’è stato un furto con manomissione dell’accensione ecc. ecc.,
- Certificazione installazione antifurto con relativa indicazione modello ecc. ecc.,
- Set completo chiavi antifurto: si richiede la consegna delle chiavi e l’indicazione del numero di originali e copie per quel mezzo o antifurto (blocca perno),
- Contratto stipulato con società di sorveglianza satellitare ecc.,
- Tracciato satellitare relativo al viaggio,
- Verbale di chiusa inchiesta: risulta necessario per dimostrare l’estraneità dell’Assicurato al reato e/o per perseguire il soggetto responsabile se individuato.

Documenti dell’Autista:
- Patente autista e/o carta di qualificazione conducente,
- Certificato di formazione professionale ADR (nel caso di merci pericolose),
-Dichiarazione dell’Autista (in caso di furto e/o altro reato): la pratica ha elaborato dei formulari più  o meno complessi e dettagliati nei quali l’autista può riportare tutti i dati utili a ricostruire la dinamica degli avvenimenti ecc.

In caso di trasporti di merce deperibile / refrigerata:
- Istruzioni relative alla temperatura di conservazione della merce fornite dal mittente,
- Eventuali riscontri dell’avvenuto pre-cooling,
- Pre-trip inspection del container reefer prima della consegna,
- Certificazione ATP del mezzo di trasporto (autocarro, semirimorchio),
- Listati delle temperature registrate all’interno del vano di carico del mezzo relative al trasporto in cui si è verificato il danno,
- Fatture di revisione dell’impianto frigorifero: ne vengono richieste di regola due degli ultimi sei mesi per riscontrare l’effettiva manutenzione,
- Fattura di riparazione dell’impianto a seguito del sinistro: per verificare il tipo di rottura/problema tecnico riscontrato,
- Documentazione autorità sanitaria, verbali ASL ecc.: indicazione della destinazione attribuita alle merci, eventuali smaltimenti o utilizzi alternativi ecc.,
- Verbale smaltimento merce: necessario per attestare che la merce danneggiata sia state effettivamente smaltita e non riutilizzata/rivenduta.


In caso di danni a macchinari ecc.:
- Schede tecniche dei macchinari: necessari per valutare le caratteristiche quali pesi, misure, ingombri ecc.,
- Preventivi di riparazione: stilati dalle officine che dovrebbero effettuare le riparazioni,
- Distinta materiali acquistati per la riparazione,
- Fatture delle riparazioni con dettaglio costo parti di ricambio e manodopera (monte ore complessivo e costo orario).

In caso di danni derivanti da contaminazione ecc.:
- certificato di pulizia delle stive della nave,
- certificato pulizia (lavaggio) cisterne semirimorchi,
- documentazione relativa ai trasporti precedenti (polizze di carico, documenti di trasporto ecc.),
- Analisi laboratorio del prodotto contaminato e di quello sano.

In caso di trasporti di merci alla rinfusa via mare:
- Scheda del prodotto presentata dallo shipper: prevista dalle normative IMO offre molteplici indicazioni circa le merci e le modalità di caricazione ecc.,
- Eventuali pesate del carico all’imbarco e/o sbarco,
- Draft Survey: sia quello prima della partenza sia quello dell’ arrivo.

Documenti vari:
- Dichiarazione libera circa gli eventi e le dinamiche degli avvenimenti,
- Eventuali fotografie delle merci danneggiate: ovviamente le foto per essere utili devono essere eseguite in modo corretto es. fotografare le sigle dei container, le targhe dei mezzi coinvolti, ecc.
- Verbale Vigili del Fuoco: in caso di incendio,
- Verbale autorità intervenute sul luogo dell’incidente: per incidenti stradali ove rimanga danneggiato il carico,
- Corrispondenza intercorsa tra le parti: per verificare indicazioni. istruzioni di trasporto, ecc.,
- Container Interchange: per avere indicazioni circa le condizioni del container in entrata/uscita da terminal e depositi,
- Stato dei fatti: relativamente ad operazioni di carico/scarico navi,
- Piano di carico del mezzo: per verificare come era stato predisposto il rizzaggio e la sistemazione dei colli, distribuzione dei pesi, ecc.,
- Lashing certificate: in caso di merce caricata su flat rack ecc. e relativi calcoli